Che cos'è la GTA?

L'Associazione della Teoria della Gestalt e delle sue applicazioni (GTA) è una società che si pone il compito di promuovere l'approccio gestaltista nella ricerca e nella prassi scientifiche. Fondata nel 1978 conta oggi membri in molti paesi europei ed extraeuropei. Oltre psicologi vi appartengono anche esponenti di numerose altre discipline.

Il XXII Congresso scientifico internazionale della Società internazionale «Gestalt Theory and its Applications» (GTA) 2022 si terrà a Trieste. Informazioni sulla GTA-homepage.

Che cos'è la Teoria della Gestalt? La Teoria della Gestalt è una teoria generale interdisciplinare in cui si inquadrano diverse acquisizioni psicologiche con le loro rispettive applicazioni pratiche. L'essere umano viene inteso come sistema aperto in attivo confronto con il suo ambiente. La Teoria della Gestalt rappresenta, in particolare, un tentativo di comprendere il formarsi di strutture ordinate nella realtà psichica. Trae la sua origine da idee e scoperte di Johann Wolfgang GOETHE, Ernst MACH e sopratutto Christian VON EHRENFELS, così come nelle ricerche di Max WERTHEIMER, Wolfgang KÖHLER, Kurt KOFFKA e Kurt LEWIN, decisi oppositori della concezione elementaristica, dell'associazionismo e dell'impostazione del comportamentismo e della teoria delle pulsioni.

L'ascesa al potere del nazismo comprise gravemente lo sviluppo della Teoria della Gestalt e la sua diffusione nel mondo scientifico di lingua tedesca. WERTHEIMER, KÖHLER e LEWIN emigrarono o furono costretti alla fuga, mentre KOFFKA si era già precedentemente trasferito negli Stati Uniti.

L'Associazione della Teoria della Gestalt e delle sue applicazioni considera come suo compito fondamentale proprio quello di offrire un contesto scientifico ed organizzativo che permetta l'elaborazione e l'ulteriore sviluppo dell'impostazione gestaltistica in ricerca e prassi scientifiche.

La Teoria della Gestalt così intesa non si limita all'idea di Gestalt (nel senso di 'tutto' o 'intero', in contrapposizione alle 'parti') e alle 'leggi della Gestalt' quali fattori dell'oranizzazione percettiva, come suggeriscono molte pubblicazioni, ma va intesa in modo più ampio e comprende anche i seguenti aspetti:

  • il primato del mondo fenomenico: ammettere che il mondo dell'esperienza umana rappresenta l'unica realtà che ci è data immediatamente e della quale non possiamo prescindere è un principio della Teoria della Gestalt la cui utilità nel campo della psicologia e della psicoterapia è ben lungi dall'essere esaurita;
  • l'interazione tra individuo e situazione nel senso di campo dinamico viene determinata dall'esperienza e dal comportamento e non unicamente da pulsioni (psicoanalisi, etologia), forze esterne (comportamentismo, SKINNER) o prefissate caratteristiche della personalità (teoria della personalità);
  • collegamenti tra diversi contenuti psichici si instaurano più facilmente e con effetto più duraturo se sorgono sulla base di relazioni sostanziali tra i contenuti stessi che non invece tramite ripetizione e rafforzamento;
  • il pensiero e la soluzione di problemi sono caratterizzati da processi di strutturazione, ristrutturazione, ed individuazione del 'centro strutturale' della relativa situazione problematica ('Einsicht'), processi aventi una determinata direzione o tendenza, conforme a ciò che è richiesto dalla situazione stessa;
  • nel campo della memoria hanno luogo processi di formazione e differenziazione di strutture sulla base di correlazioni asociative, conformemente ad una tendenza all'organizzazione ottimale;
  • cognizioni di una persona che siano tra loro incompatibili comportano esperienze dissonanti e processi cognitivi che tendono a ridurre tali dissonanze;
  • all'interno di una struttura olistica sopraindividuale, quale un gruppo, vige una tendenza allo stabilirsi di relazioni ottimali nell'azione reciproca di forze ed esigenze.

Da un punto di vista gnoseologico l'approccio conforme al pensiero gestaltista è quello di un realismo critico. Da un punto di vista metodologico l'impostazione gestaltista tenta una ragionevole combinazione del metodo sperimentale con quello fenomenologico. I problemi centrali vengono affrontati senza rinunciare al rigore sperimentale. La Teoria della Gestalt non va intesa come posizione scientifica fissa, ma come un paradigma in evoluzione. Tramite sviluppi quali la Teoria dell'auto-organizzazione di sistemi, la Teoria della Gestalt acquista significato anche al di là dell'ambito tradizionale della psicologia.